Intervistato da Gianni Sebastio su Antennasud, il nostro Capuano è un fiume in piena. Insieme a Massimo Giove, abbiamo solcato un mare di sacrifici, e ora stiamo raccogliendo i frutti di quella faticosa semina. Ho plasmato questa squadra con la cura di un genitore, prediligendo gli uomini alle semplici figure dei calciatori. Ma attenzione: il calcio è un terreno micidiale, dove ogni passo può essere fatale, e ciò che è stato realizzato ieri non è che un ricordo sfumato. Quando la mia squadra vince, le altre compagini diventano ombre in secondo piano, perché la gloria del momento è solo nostra.
Le aspettative, nel complesso, sono state confermate, nonostante le sofferenze patite contro Casertana e Juve Stabia. Questo campionato è una battaglia su ogni centimetro di campo, e ogni gara è un duello all’ultimo respiro. Noi siamo salvi, ma non ci accontentiamo: ogni sfida è la partita della vita, e la vittoria è l’unico obiettivo che ci spinge avanti.
Le possibilità di coronare qualcosa di importante aumentano, ma non possiamo abbassare la guardia. Ancora diversi incontri ci separano dalla meta, e dobbiamo affrontarli uno alla volta. La passione che nutro per questa gente e per questa piazza è inestimabile, e mi spingerà a lottare contro ogni avversità per Taranto. Questa città è la mia vita, e la mia determinazione è incrollabile.
Non ci resta che aggiungere: “Forza Taranto”.