DALLE CENERI COME UNA FENICE
“Troppo disordine e troppi episodi di criminalità: le associazioni collaborino con le Istituzioni”
Irene Lamanna presidente Associazione Taranto Turismo lancia una proposta per sostenere Taranto. “Il marketing territoriale e la sicurezza del territorio servono per rendere fruibile e apprezzabile un paese, una città, una località a chi ci abita e poi per incrementare i flussi turistici. Stiamo assistendo, in questi mesi, nonostante il blocco dovuto alla pandemia, ad una crescita nel nostro territorio, grazie all’impegno costante e attento profuso da questa amministrazione coadiuvata dall’autorità portuale e dalle altre istituzioni locali. Taranto viene citata spesso anche nei media nazionali come città dei due mari, degli eventi, dei tramonti, dei giochi del Mediteranneo… Basta però un attimo di distrazione per ritornare negli abissi della cronaca nera. In questi ultimi mesi purtroppo si sono registrati molti episodi di criminalità che stanno accrescendo la degenerazione urbana di zone anche particolarmente residenziali e votate al turismo. Una nota negativa sul lavoro e sull’impegno anche economico profuso dagli imprenditori locali. Ne è un esempio il quartiere San Vito. Mi rendo conto che qualcosa ci sta sfuggendo di mano: disordini sparsi in ogni circostanza. In questo quartiere per esempio il problema più grande è rappresentato dall’ ordine stradale a causa del venir meno del parcheggio Latterini. Le strade del quartiere, già strette e inaccessibili, oggi sono più pericolose, viene meno la sicurezza, regna il caos. Come Associazione Taranto Turismo stiamo collaborando con l’Amministrazione comunale per poter ripristinare un po’ di ordine, anche perchè si sa che nel disordine e nella confusione la criminalità ci sguazza e noi non vogliamo assolutamente che la nostra terra, che ha fame di vita e che apre le braccia all’accoglienza, possa ritornare nel baratro della delinquenza e della paura. La mia proposta, come presidente dell’ATT, è quella di riporre massima attenzione sul territorio senza abbassare la guardia e di prendere in considerazione le associazioni locali. Sappiamo bene quanto sia difficile controllare tutto il territorio, per cui ritengo che, non essendoci più le “circoscrizioni”, sia necessario tornare a prendere il considerazione l’importante intervento delle associazioni che riescono a raccogliere le criticità che possono svilupparsi nei quartieri cittadini e collaborare insieme per riportare la normalità. Come presidente ATT mi impegno e mi metto a disposizione della comunità e dell’amministrazione per dare un contributo per il controllo del territorio. Chiedo ai miei colleghi di fare lo stesso. L’unione fa la forza e oggi più che mai. Se vogliamo davvero far rinascere Taranto dalle ceneri come una fenice, dobbiamo impegnarci tutti e non lasciare il lavoro solo sulle spalle delle istituzioni. Ogni cittadino, ogni imprenditore, ogni associazione può fare la sua parte, senza pensare solo al proprio orticello. Iniziamo dalle piccole cose per riportare un po’ di ordine e piano piano forse otterremo i risultati sperati”.