Così il coordinatore provinciale di Fratelli d’Italia Taranto avv. Dario Iaia:
Il crocifisso in aula non è discriminatorio nei confronti di nessuno nè tantomeno nei confronti di un docente di altra religione.
Lo hanno stabilito le Sezioni Unite Civili della Cassazione, le quali hanno chiarito che “L’affissione del crocifisso, al quale si legano, in un paese come l’Italia, l’esperienza vissuta di una comunità e l’esperienza culturale di un popolo, non costituisce un atto di discriminazione del docente dissenziente per causa di religione.
” Certamente, deve essere garantita nel nostro paese la libertà di religione, come effettivamente già avviene, ma chi non condivide, per qualsivoglia ragione, tutto questo non può pensare di sopraffare la nostra fede e la nostra storia pretendendo la rimozione del crocifisso dalle aule scolastiche.