Riceviamo e pubblichiamo
Tra poche settimane, la nostra città entrerà nel vivo della campagna elettorale. In giro, si sentono già i cittadini disillusi e poco propensi ad andare a votare, poiché oramai sfiduciati dalla politica che, negli anni, ha tradito e fallito.
“Tanto non cambia nulla” o “Sono tutti uguali”, questo il pensiero comune. Si può dare loro torto? No, completamente. Dunque, hanno ragione? No, completamente. Di fatto, l’astensione è una realtà crescente ma che va di sicuro arginata e combattuta. Come? Votando. E perché? Beh, innanzitutto perché l’Italia, fino a prova contraria, è ancora una democrazia, di cui il voto rappresenta la massima espressione oltre ad essere il potere più forte del popolo. Ognuno di noi dovrebbe tenere a mente l’art.48 della Costituzione ed esercitare quindi un diritto fondamentale, conquistato dai nostri padri.
E poi, non è vero che non cambia nulla. Ogni schieramento politico rappresenta degli ideali e dei valori che ispireranno e determineranno l’operato della squadra di uomini eletti. Se tu cittadino non voti, non solo hai perso la fiducia negli altri ma anche in te stesso perché deleghi ad altri la vita sociale, tua e dei tuoi figli. E lamentarsi poi, non solo è inutile, ma anche inappropriato. La sfiducia va combattuta con l’attivismo; essere inerti non serve a nulla perché chi non combatte ha perso in partenza. La società cambia negli anni, si evolve a volte, altre forse no, ma comunque va avanti nel suo cammino storico inesorabile. Ognuno ne fa parte nel suo piccolo ed è chiamato ad esprimere la propria idea di vita, liberamente, con le tornate elettorali appunto. Vi sembrano inutili e scontate? E allora provate ad immaginare se non ci fossero più. L’annientamento del cittadino sarebbe totale.
La politica è la vita di tutti i giorni, non è una cosa astratta; non possiamo essere spettatori “dormienti” di quello che accade intorno a noi. Ognuno risvegli il proprio senso civico e dedichi minuti preziosi per la storia della sua città.
Alessandra Boccuni
Responsabile Dipartimento
Pari opportunità (FdI)