Roma, 23 mar. – “Con il decreto energia il governo ha previsto due norme molto poco digeribili per i tarantini: l’estensione della garanzia ‘Sace’ per permettere di produrre di più e il nuovo tentativo di utilizzare per altro le risorse già stanziate per le bonifiche”. Così la deputata di Forza Italia Vincenza Labriola. “Insomma, a Taranto si chiede l’ennesimo sacrificio, dopo tutti quelli già fatti dalla città e dai dipendenti dello stabilimento siderurgico attualmente in cassa integrazione – continua -. Il governo dovrebbe tenere in maggior considerazione che l’Ex Ilva è uno stabilimento sotto sequestro e che ha provocato gravissimi danni alla popolazione, come la Corte suprema dei diritti umani UE ha messo nero su bianco. Il presidente Draghi venga a Taranto per toccare con mano ciò che questo stabilimento davvero rappresenta e le ripercussioni che ha avuto sulla cittadinanza. Non può essere certo la guerra in Ucraina a costituire il pretesto per fare ciò a cui in tempi di pace, forse per vergogna, non si penserebbe neanche. Abbiamo un obbiettivo primario che vogliamo e dobbiamo perseguire, vincere la scommessa della transizione ecologica per mettere al sicuro la salute e l’ambiente. Non possiamo nuovamente svendere il nostro territorio, siamo invece chiamati ad affrontare e superare positivamente una sfida per il futuro, anche attraverso i fondi del Pnrr”.