“La norma su Acciaierie d’Italia contenuta nel decreto Ucraina è per me irricevibile e inaccettabile, la considero una rapina a danno dei tarantini”.
Lo dichiara in una nota la deputata di Forza Italia Vincenza LABRIOLA. “La crisi dell’Ex Ilva – continua – non si e’ acuita a causa della scellerata aggressione all’Ucraina, ma deriva dalla mancanza di coraggio e dal mancato intervento politico che hanno lasciato scivolare l’acciaieria su un piano inclinato, finche’ non sono emersi tutti i nodi, tra cui un problema relativo alla mancanza di risorse. E’ assurdo parlare di un di piano industriale se pensiamo che non sara’ possibile la stesura del nuovo contratto tra Ilva in Amministrazione straordinaria e Acciaierie d’Italia visto il mancato dissequestro degli impianti e poi ci sono le richieste di Arcelor Mittal sulla riduzione di 200 mln sul prezzo di acquisto, e una riduzione ulteriore del 25% sul canone di fitto che gia’ a marzo del 2020 e’ stato dimezzato, cari amici del Movimento 5 stelle”. “Resta critico, intanto, il rapporto tra Acciaierie d’Italia e l’indotto per il mancato pagamento delle commesse. Per non parlare delle bonifiche, della salute, del ricatto occupazionale, del futuro incerto. Ecco il perche’ del mio voto di astensione e della richiesta al governo di un’informativa urgente”, conclude. (ANSA)