“Lo hanno chiamato ‘Sostegno Familiare’ perché fa più ‘comunicazione’ rispetto ad ‘Assegno di Cura’, ma per noi che siamo persone di poche parole e più fatti diciamo: chiamatelo come volete, ma datelo! Perché personalmente sono tante le segnalazioni che mi arrivano dalle famiglie che non riescono a percepirlo dopo che hanno proceduto a tutte le pratiche burocratiche e digitali per averlo.
“A giugno scorso, infatti, veniva pubblicato l’avviso pubblico per l’accesso alla misura destinata alle persone in condizioni di gravissima disabilità. Le domande dovevano essere compilate e inviate, a pena di esclusione, su piattaforma online dal soggetto destinatario, da un suo familiare o da un suo delegato entro i termini di seguito previsti nell’avviso. Le istanze, inoltre, venivano prese in carico, per le successive fasi istruttorie, dall’Ambito Territoriale di residenza del disabile, in collaborazione con il Distretto Sociosanitario di riferimento. Una trafila burocratica infinita… ma nonostante tutto questo nelle ultime ore ho ricevuto e continuo a ricevere numerose segnalazioni da parte di famiglie, che nonostante abbiano i requisiti, non hanno ancora ricevuto nulla.
“Per questa ragione ho presentato una richiesta di audizione in Commissione Sanità per capire dall’assessore al Welfare, Rosa Barone, perché nonostante le risorse stanziate dalla giunta regionale – peraltro con un ulteriore stanziamento pari a di oltre 474mila euro – il sostegno non arriva alle famiglie. Dov’è che si inceppa il meccanismo? Agli ambiti territoriali sono effettivamente arrivate le risorse? E qualcuno dell’Assessorato perché non monitora e vigila affinché gli Ambiti Territoriali eroghino davvero il contributo entro dicembre 2023?”
19 dicembre 2023