“Se quanto descritto dal direttore Sallusti nel suo editoriale corrispondesse alla realtà, allora saremmo di fronte ad una situazione pericolosa ed antidemocratica.
Il tridente giornali-magistratura-frange politiche, già descritto da Palamara (senza grandi conseguenze in verità) e, come ritiene ancora qualcuno ancora in auge, dovrebbe preoccupare tutti. In questo caso, la malcapitata è Arianna Meloni, donna integerrima, ma lo stesso tridente potrebbe colpire ingiustamente chiunque.
Noi non possiamo consentire che in una democrazia serpeggi una minaccia di questo genere. Gli italiani hanno scelto liberamente questo governo e se qualcuno pensa di imporsi con bassezze, ipocrisie o pericolose scorciatoie ha sbagliato indirizzo. FdI è dalla parte della giustizia e supporta tutti coloro che lavorano per il bene del Paese, ma non è una forza politica ricattabile.
Arianna Meloni è impegnata in politica da sempre e non è questa certamente una colpa, ma un titolo di merito. Noi siamo convinti che donne come lei debbano essere incoraggiate ad andare avanti ed è da vigliacchi e da meschini colpire una sorella per ferirne un’altra. Siamo certi che questo tentativo di infangare ancora una volta lei e la sua famiglia finirà miseramente nel nulla nulla.
Resta però, la gravità e l’amarezza da parte di tutti noi che vorremmo confrontarci sui temi. Evidentemente dall’altra parte, non c’è la stessa intenzione. Ricordo infine che, alimentare questo clima di odio, proprio come stiamo vedendo nelle carceri italiane è molto pericoloso. Abbiamo bisogno di un Paese unito. Ma forse questa, in Italia, è un’utopia. “