L’atletica è la regina degli sport. Per questo motivo ci sono forti preoccupazioni tra gli atleti tarantini dopo l’incendio di domenica scorsa sotto la curva sud dello stadio Jacovone, avvenuto al termine della partita Taranto – Foggia.
Come è noto il Campo scuola è stato chiuso il primo ottobre 2020 per lavori di ristrutturazione che dovevano durare 210 giorni, festivi compresi. Chi è passato lì davanti negli ultimi mesi ha potuto notare che i lavori procedono inspiegabilmente a rilento.
In conseguenza al succitato incendio si ha avuto notizia che la “gomma” depositata in curva sud, e che è andata in fumo, è la stessa che sarebbe servita per formare la pista e le pedane al campo di atletica.
La notizia preoccupa fortemente le generazioni di giovani e meno giovani che da anni si allenano per strada e negli spazi adibiti a parcheggi. Nel condannare i tifosi del Foggia che con i fumogeni avrebbero provocato l’incendio, viene altresì da chiedersi: “chi ha autorizzato il deposito della gomma nella curva sud?
Se è vero quello che dicono alcuni consiglieri comunali di opposizione, cioè che le centinaia di chili di gomma erano lì da aprile u.s., perché non è stata stesa in questi mesi restituendo un bene funzionante alla città?
In quanto consiste il danno dal punto di vista economico e a carico di chi sarà? Se dopo 3 anni ancora sembra tutto in alto mare, quanti altri anni ci vorranno per dare dignità agli atleti tarantini e garantire la funzionalità dell’impianto?
Tutto ciò rappresenta un addio definitivo ai giochi del Mediterraneo”?
Antonello Ciavarelli – coordinatore Comitato cittadino Taranto Redenta