C’è molto da fare per recuperare anni di colpevoli ritardi
Riceviamo e pubblichiamo
Navi da crociera, grandi eventi quali il Sail GP, un incontro pubblico sul tema turismo in Puglia, organizzato dalla Camera di Commercio di Taranto, con la presenza del ministro al ramo, Garavaglia, un altro meno pubblico, nella tenuta di Manduria del giornalista Bruno Vespa. Altri incontri analoghi in altre aree della regione. Insomma turismo è il mantra del momento. Ma, attenzione, a non perdere di vista la realtà. Una realtà che vede la Puglia a più velocità in tema di sviluppo turistico. Nell’insieme ogni anno cresce la presenza turistica nella regione, e avanza anche la internazionalizzazione, ma si registrano notevoli differenze tra le varie province. Taranto, manco a dirlo, è in forte ritardo. L’ingloriosa fine del Vittorio Veneto, mandato nottetempo alla rottamazione in Turchia, è emblematica. Una città di mare, anzi dei due mari, che non è riuscita a valorizzare quello che è un pezzo di storia della città, così fortemente legata alla Marina Militare, ha certamente da riflettere sulle ambizioni di sviluppo del comparto turistico. Ma non è solo questo. Pur mettendo da parte la questione irrisolta dell’acciaieria, ai cui fumi nefasti si associano in questi giorni altri veleni che parlano di gravi responsabilità di importanti pezzi dello Stato, molti sono i ritardi da colmare. A cominciare dalla infrastrutturazione con particolare riferimento ai collegamenti. Da anni si assiste solo a tagli, riduzione dei servizi, laddove invece si dovrebbe finalmente parlare anche per Taranto di alta velocità, come di voli di linea da Grottaglie o di completamento dei collegamenti stradali dal casello di Massafra al Salento. Va dato atto all’amministrazione comunale di aver scommesso su un nuovo modello di sviluppo, ma da soli non si va da nessuna parte. Il ministro Garavaglia ha parlato di grandi prospettive per il comparto; si tratta ora di sostenere lo sviluppo soprattutto in quelle aree come quella ionica che più di altre necessita di imboccare nuovi percorsi. Quella delle infrastrutture è certamente una delle partite più importanti da giocare, ma una strada da percorrere è anche quella di guardare a Taranto come area su cui investire destinandola come sede di grandi eventi. Il Sail Gp come è noto ha richiesto uno sforzo economico non da poco per la collettività; ora occorre che tutta la filiera istituzionale contribuisca concretamente. Va chiusa per sempre l’era di Taranto ultima provincia dell’Impero. Le potenzialità del nostro territorio sono tantissime, ma occorre passare dalle dichiarazioni di intenti ai fatti concreti. Il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza è un’occasione da non perdere. È importante il raccordo tra le istituzioni locali, Comune, Provincia e Regione, ma la partita si gioca soprattutto a Roma. I parlamentari tarantini battano un colpo.
Avv. Francesco D’ Errico
Presidente Comunale Puglia Popolare Taranto