”È uscita la Prima Posta?”. Si, si stanno avviando per via D’Aquino, hanno appena lasciato il Carmine.
Comincia così la “Settimana Santa” di Taranto.
Per godersela appieno, occorre che ci sia quel pizzico di tristezza che ne testimoni la partecipazione. La nostra Settimana Santa.
Nel cuore della città, la devozione si manifesta con una marcia silenziosa che ha inizio il pomeriggio del Giovedì Santo.
Durante la Settimana Santa, i fedeli, chiamati “perdoni”, si muovono in coppia attraverso la città in un rituale che fonde preghiera e meditazione.
Questa processione, radicata nella storia, è un simbolo di unità e fede.
I perdoni, vestiti secondo l’antica usanza e scalzi, percorrono le vie storiche, portando con sé le speranze collettive e personali. Il loro cammino, detto “cammino del silenzio”, è un’eredità che sfida il tempo, un rito che celebra la memoria storica di Taranto.
Il momento culminante è il “salamelicche”, un gesto di comunione e rispetto, che risuona con il battito delle mazze e il suono delle medaglie.
Questa pratica non solo onora il passato ma ispira anche le nuove generazioni, mantenendo viva la tradizione e rafforzando l’identità culturale della città.
In breve, la Settimana Santa tarantina è un vivido esempio di come la tradizione possa trascendere il tempo, rimanendo un simbolo di coesione e spiritualità per la comunità.
Cercheremo di raccontarvi tutto, passo dopo passo.