Serve massima coesione istituzionale
Dichiarazione stampa di Vincenzo Di Gregorio (Pd), consigliere regionale delegato ai Giochi del Mediterraneo.
“Per i Giochi del Mediterraneo di Taranto si apre una fase cruciale e di grande importanza. E’ questo il momento in cui i progetti devono trasformarsi in cantieri; una fase che richiede impegno e massima coesione tra gli enti, gli stekholders, le agenzie, le stazioni appaltanti. Occorre condivisione, unità d’intenti, collaborazione istituzionale.
Il Governo ha commissariato i Giochi del 2026. Su questa decisione mi sono espresso e ritengo che soffermarsi ancora su questo aspetto non serva. La vera sfida ora è quella di bandire le gare e avviare la costruzione degli impianti sportivi. Per questo è utile superare le divisioni, uscire dalla logica della contrapposizione e intraprendere la strada della collaborazione.
E’ necessario il massimo coordinamento tra i livelli istituzionali coinvolti nell’organizzazione dei Giochi del Mediterraneo. A questo principio mi sono ispirato nell’esercizio del mio ufficio sin da quando il presidente Emiliano mi ha conferito l’incarico di consigliere delegato ai Giochi del Mediterraneo. A maggior ragione e con rinnovata convinzione ribadisco l’appello a mettere da parte le polemiche. Questo non significa che non debba esserci confronto, ma che ci sia quel salto di qualità che ci consenta di traguardare gli obiettivi fissati nel Masterplan dei Giochi.
La provincia di Taranto è terra di grandi eccellenze sportive, ma è anche una terra affamata di impiantistica sportiva. La vera eredità dei Giochi del 2026 è questa. Gli impianti che saranno ristrutturati o costruiti ex novo sono il tesoretto che il nostro territorio deve tenersi ben stretto. Non dobbiamo farcelo scippare da alcuno. Un passo falso sui Giochi del Mediterraneo, sarebbe letale per l’area ionico/salentina, quella più coinvolta nella manifestazione. Parliamo di sport, allora è giunto il momento di giocare per la squadra. Senza un buon collettivo anche il miglior fuoriclasse gira a vuoto”.