Anche Calenda e Confindustria danno torto al M5S
“Non piace sentire la verità ai pentastellati guidati da Conte e dal senatore Mario Turco, i quali sono i veri responsabili della situazione drammatica nella quale si trova oggi l’ex Ilva. Sono stati loro che, quando erano al governo, hanno avallato l’arrivo di Mittal in Italia, dopo aver contestato a parole l’esito della gara. Loro hanno promesso la chiusura dello stabilimento per raccogliere un po’ di consensi, salvo poi non fare nulla, come al solito. Sono stati loro, per la stessa ragione, a decidere di abolire lo scudo penale, introdotto non da Fratelli d’Italia, ma dal Partito Democratico, senza alcuna ragione giuridica o imprenditoriale alla base, determinando un contenzioso che hanno chiuso cedendo alle richieste di Am Investco.
Le conseguenze di tutte queste scelte scellerate sono drammatiche.
Invece, di sbraitare inutilmente, pensando di intimorire qualcuno, impegnandosi nel mestiere che meglio sa mettere in campo, aizzare le persone, spieghi il sen. Turco il contenuto di quei patti parasociali, sottoscritti nel marzo 2020, all’epoca del suo Governo. Patti parasociali assolutamente negativi e pregiudiziali per lo Stato Italiano.
Questo non lo sostiene solo Fratelli d’Italia ed il centro destra, ma anche rappresentanti delle opposizioni come l’ex ministro Carlo Calenda, il quale ha chiarito come la responsabilità di questo stato di cose è del M5S e delle sue scelte.
Ora, su questa stessa posizione, si è posta in maniera chiarissima anche Confindustria che con il Presidente di Federacciai Antonio Gozzi, in corsa per divenire presidente dell’organizzazione, sugli organi di informazione nazionali di oggi, ha rimarcato i tragici errori del Governo Conte. Gozzi ha parlato di una “gestione sciagurata. Pur di sventolare la bandierina della revoca dello scudo penale, vennero concesse nei patti parasociali condizioni che oggi diventano i guai seri. Mittal può comandare anche se si disimpegna, impedendo l’aumento di capitale sociale. (…) Qualcuno dovrà assumersi la responsabilità di questi tragici errori.”
Nonostante queste evidenze, i 5Stelle ancora impartiscono lezioni? Non hanno compreso evidentemente che il gioco delle tre carte prima o poi finisce e chi bara, viene sempre scoperto. Gli italiani lo sanno tanto da averli sonoramente bocciati alle urne.”
*così l’on. Dario Iaia deputato di Fratelli d’Italia e segretario della Commissione Bicamerale Ecomafie*