Sulla crisi dell’ex Ilva, oggi Acciaierie d’Italia, occorre che il Governo faccia un’azione complessiva, che affronti i troppi nodi lasciati irrisolti, come le bonifiche, la decarbonizzazione, la messa in sicurezza, i tanti, troppi malati e morti, la mancanza di prospettiva e il problema del sequestro degli impianti. La lista, purtroppo, e’ ancora molto lunga”. Cosi’ la deputata di Forza Italia Vincenza LABRIOLA intervenendo a fine seduta in Aula a Montecitorio sulla vicenda dell’ex Ilva. “Alla luce di tutto cio’, e alla luce della nuova sentenza della Corte dei diritti umani di Strasburgo, non si puo’ accettare che il Governo, per la seconda volta, tenti di utilizzare le risorse dei tarantini per l’acciaieria e per la produzione. Questa e’ una beffa inaccettabile”. “Nella sentenza si dice anche che lo Stato – come confermato anche il Ministro Cingolani – non ha fornito i documenti che mostrano cos’e’ stato fatto per mettere in sicurezza la vita dei tarantini”, ha aggiunto. “Dopo piu’ di 12 anni di crisi industriale, a cui la politica non ha saputo dare risposte concrete, non possiamo piu’ accettare che il Governo non ci metta la faccia. Auspico che stralci la norma e presenti un decreto, comprensivo di tutti i nodi ancora aperti, sulla crisi industriale piu’ grande d’Italia”, ha concluso.