Sabato 22 si festeggia Santa Rita da Cascia, la santa dei miracoli impossibili e “Donna della speranza”, qual è appunto il tema delle celebrazioni 2021 organizzate dalla parrocchia e dalla confraternita che portano il suo nome. Per tutta la giornata la chiesa di via Ancona, come sempre, sarà destinazione di continuo pellegrinaggio di fedeli, anche da tutta la provincia.
Come lo scorso anno, a causa della pandemia, non ci saranno né la grande processione serale per le vie del quartiere né i festeggiamenti esterni ma solo le celebrazioni eucaristiche nell’ampio piazzale delle strutture parrocchiali, con l’osservanza delle misure anticovid. Le sante messe saranno celebrate alle ore 7 – 10 – 11.30 (al termine, la supplica alla santa). In serata, alle ore 18.30, l’arcivescovo mons. Filippo Santoro, ormai presenza abituale alla festa, presiederà la solenne celebrazione eucaristica. Per tutta la giornata, negli spazi predisposti, sacerdoti di diverse parrocchie saranno a disposizione per le confessioni. Giovani volontari, con le magliette recanti la scritta “Quelli del 22 maggio”, accoglieranno quanti interverranno alle celebrazioni, testimoniando la bellezza di essere cristiani e la gioia di comunicarlo.
Non mancherà, dopo ogni santa messa, la tradizionale benedizione delle rose. La storia di Santa Rita è legata a questo fiore. I biografi raccontano che negli ultimi momenti di vita, la donna, immobilizzata a letto, chiese alla cugina di portarle dal giardino della casa paterna una rosa e due fichi. Era inverno, ma i fiori e i frutti c’erano e gliene furono portati. La rosa divenne così il simbolo della santa: un’esile ed umile donna riuscita a fiorire nonostante le spine che la vita le aveva riservato.
Cripta di via degli Abruzzi. Anche quest’anno, nonostante la pandemia, ci saranno i festeggiamenti in onore di Santa Rita e si terranno sabato 22 anche nella chiesa di Sant’Antonio, al Borgo. Le sante messe verranno celebrate alle ore 7.30-9-11.15; a mezzogiorno ci sarà la supplica alla santa. In serata, alle ore 19, il parroco mons. Carmine Agresta presiederà la santa messa solenne durante la quale saranno impartite le cresime.
Anche qui nell’arco della giornata, e in particolare dopo le sante messe, saranno benedette le rose.
Le celebrazioni avrebbero dovuto svolgersi nella cripta sottostante la chiesa, dal 1953 intitolata alla santa di Cascia, ma attualmente chiusa al culto per le restrizioni anti-covid. Per tale motivo la statua della santa è stata trasferita nella chiesa superiore.
Fonte Corriere di Taranto – Angelo Diofano