“Sulla doppia preferenza di genere il dado è tratto. Oggi abbiamo fatto un scatto di dignità a favore della istituzione Regione Puglia”.
Lo ha dichiarato il consigliere regionale del Pd, Michele Mazzarano, componente della VII Commissione della Regione Puglia che oggi ha espresso parere favorevole alla nuova legge elettorale che introduce anche in Puglia la doppia preferenza di genere.
“Auspico che l’ufficio di Presidenza convochi quanto prima il prossimo consiglio regionale – ha continuato Mazzarano – per consentire di approvare definitivamente la nuova legge elettorale. A giudicare dalle dichiarazioni pubbliche rese in questi ultimi mesi e nelle recenti settimane sono certo di un voto favorevole a larga maggioranza.
“Le cittadine ed i cittadini pugliesi hanno il diritto di avere questa legge – ha spiegato Mazzarano – ed hanno anche il diritto di sapere chi la vuole davvero e chi è contrario. Si tratta di una questione culturale e politica, non certo di coscienza. Per questo ho già chiesto che nessuno dei consiglieri chieda il voto segreto. Questo è il momento della responsabilità verso la comunità pugliese, accantonando i calcoli dei singoli e le convenienze elettorali .
“Tutti i gruppi politici hanno il dovere, di fronte ai richiami del
Governo nazionale rivolti alla Puglia, di fare un passo avanti e di privilegiare l’interesse generale. Va dato atto, a questo proposito, al Movimento 5 Stelle di aver accolto l’invito del Presidente Conte per dotare la Puglia della legge con la doppia preferenza – ha precisato Mazzarano – sulla quale si erano sempre detti contrari e di aver votato favore del Disegno di Legge della Giunta Regionale. In aula voterò a favore dell’emendamento già presentato dal M5S che prevede il rigoroso rispetto della proporzione di genere 60/40 nella composizione delle liste, pena la non ammissibilità delle stesse, esattamente come prevede la legge elettorale della Regione Campania.
“Oggi abbiamo compiuto un passo decisivo – ha concluso Mazzarano – verso una norma di civiltà che consenta alle donne di gareggiare con maggiori chance alla partita della rappresentanza di genere in consiglio regionale. Ora è vietato tornare indietro”.