Due tifosi del Foggia sono stati posti agli arresti domiciliari dalla Polizia di Stato, su ordinanza del Giudice per le Indagini Preliminari di Taranto, per il loro coinvolgimento nell’incendio che ha devastato la curva sud dello stadio Erasmo Iacovone, il 3 settembre scorso, al termine della partita di serie C tra Taranto e Foggia.
I due sostenitori rossoneri, di 38 e 39 anni, sono accusati di incendio aggravato e di aver commesso il fatto in occasione di una manifestazione sportiva e in luogo aperto al pubblico. Secondo le indagini, coordinate dal pm Francesca Colaci, i due avrebbero lanciato un fumogeno dalla tribuna ospiti verso il settore sottostante, dove era depositato del materiale infiammabile destinato alla realizzazione della nuova pista di atletica del campo scuola adiacente allo stadio.
Il fumogeno innescò le fiamme, che si propagarano rapidamente, alimentate dal forte vento e dalla natura gommosa del materiale. L’incendio generò una densa colonna di fumo nero, visibile da diversi chilometri di distanza, e rese necessaria l’evacuazione immediata dell’impianto sportivo, dove erano presenti circa diecimila spettatori, che comunque stavano già defluendo. Fortunatamente, non ci furono feriti, grazie all’intervento tempestivo delle forze dell’ordine e dei vigili del fuoco, che misero in sicurezza la zona e domato il rogo.
Lo stadio Iacovone, inaugurato nel 1965 e intitolato alla memoria di Erasmo Iacovone, un calciatore del Taranto morto in un incidente stradale, fu dichiarato totalmente inagibile dalla perizia dei vigili del fuoco, che riscontrarono gravi danni alla struttura della curva sud, deformata dalle alte temperature. Il Taranto Calcio, che milita nel girone C della serie C, fu costretto a trovare soluzioni alternative per disputare le partite casalinghe, in attesa che venissero effettuati i lavori di ripristino dello stadio.
L’incendio dello Iacovone suscitò indignazione e sdegno tra i tifosi, le autorità e l’opinione pubblica, che condannarono il gesto irresponsabile e vandalico dei due tifosi del Foggia, che trasformarono una festa dello sport in una tragedia sfiorata. Il sindaco di Taranto, Rinaldo Melucci, espresse la sua solidarietà al Taranto Calcio e si costituì parte civile nel processo contro i responsabili. Anche il presidente della Lega Pro, Francesco Ghirelli, espresse la sua vicinanza alla società ionica e auspicò che si facesse piena luce sui fatti e che si applicassero le sanzioni più severe previste dal codice sportivo.
Servizio in collaborazione di Taras Tv (repertorio)