L’eccellenza pugliese si è contraddistinta per l’ennesima volta, mediante la prima esposizione fotografica virtuale di rilevanza nazionale.
Preminenza assoluta per la prima mostra fotografica virtuale nazionale che ha visto la copiosa partecipazione e il coinvolgimento di innumerevoli fotografi provenienti da ogni parte d’Italia.
Tra questi, è emerso solo un artista pugliese di origini tarantine e, più precisamente, di Lizzano: Salvo Lupo, il quale ha impreziosito la suddetta attraverso una raccolta di diapositive facenti parte di un progetto di altrettanto spessore.
Parliamo, difatti, di un tema alquanto delicato oltre che fondamentalmente, ovvero: la violenza perpetrata nei confronti delle donne. Questo ha permesso di contribuire, mediante una serie di diapositive, di rappresentare la violenza psicologica e fisica a cui alcune donne hanno dovuto sottostare per diversi anni. Le stesse che, in questo martirio, hanno taciuto e portato nel cuore questa immane sofferenza, celando una valle di lacrime dietro a un finto sorriso.
Tra centinaia di candidati, il fotografo in questione è giunto tra i primi finalisti che hanno contribuito a rendere possibile lo svolgimento di questa prima e imperdibile manifestazione artistica-fotografica e, al contempo, culturale di entità nazionale.
Un evento imperdibile e reso, altresì, visibile sul canale YouTube degli organizzatori della mostra collettiva denominata “Friends 2020”.
Numerosi i fotografi partecipanti provenienti da La Spezia e, tra l’altro, appartenenti ad associazioni fotografiche dei corrispettivi luoghi d’origine.
Una raccolta di sublime bellezza che concede una lunga riflessione sui singoli temi trattati. Dunque, non parliamo solo ed esclusivamente di tecnica, pathos, taglio, luce e giochi cromatici, bensì di argomentazioni che inducono, colui che osserva, a pensare ciò che si vuole comunicare.
Ebbene sì, perché la fotografia non è soltanto la semplice definizione che si nasconde dietro al suo primario significato, ovvero: disegnare con la luce; ma cela tante piccole peculiarità che sanno arrivare in fondo al cuore di chi osserva. Si passa da uno scatto studiato dalle condizioni del fotografo in quel preciso istante, per poi spostarsi agli occhi del pubblico, alla mente e al cuore.
Psiche e amore, non parliamo del mito greco di Afrodite, ma dei contenuti e di quello che si intravede oltre l’occhio umano. È magnifico.
Ogni angolo del mondo, ogni scorcio, ogni vicolo, ogni paesaggio e ogni emozione sono riprodotte nelle suddette diapositive, celebrate ed esposte a livello nazionale e, rammentiamo nuovamente, per la prima volta rese visibili virtualmente.
Inoltre, ci appare altresì doveroso ringraziare Salvo Lupo per aver impreziosito e corredato l’articolo in questione (e non soltanto); oltre ad aver dato risalto, voce e luce a una delle problematiche che più attanagliano la società e resa di dominio pubblico solo da qualche anno. La violenza ha diverse sfaccettature e, ognuna di queste, nascondo un mostro che bisogna denunciare affinché non succedano e non si perpetrano errori e orrori dai quali non si può più tornare indietro.